Appartenenti alla famiglia delle cucurbitacee, le zucchine si diffondono In Europa a partire dall’Asia nel 16° secolo, fino ad essere coltivate oggi su scala mondiale. Oltre al contenuto in vitamina C, contengono una discreta quantità di carotenoidi dei quali è stato dimostrato un effetto protettivo nei confronti dei tumori, in particolare quelli polmonari.

La notevole quantità di sali minerali, tra i quali il potassio in maggior quantità e poi fosforo, calcio, magnesio e in minima parte sodio rendono questo ortaggio controindicato in casi di ridotta funzionalità renale o in casi d’imbibizione tessutale.

Al contrario tale composizione in sali, conferisce alle zucchine spiccate proprietà miorilassanti e sedative soprattutto se consumate lesse ritornando utili in casi di spasmo della muscolatura, in particolare di quella liscia (dolori intestinali o colici,dolori mestruali) ma anche di quella striata (crampi muscolari o contratture).

La zucchina per la stessa ragione risulta un valido rimedio naturale per frenare la fuzione tirodea, quindi consigliata in casi di ipertiroidismo.

Come mangiamo la zucchina?

La risposta è sia cruda che cotta; in versione cruda è molto indicata per i diabetici, in quanto il potassio in essa contenuto non passa in soluzione nell’acqua di bollitura e il fruttosio non subisce la trasformazione in glucosio ad opera del calore di cottura. normalmente le zucchine lesse sono gradite dagli anziani per le note proprietà sedative, di cui abbiamo già parlato. Ottima in associazione a pasta o riso, quando si vuole frenare il suo potere diuretico a favore di uno stimolo epatico volto alla depurazione.

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