coronavirusIn questo momento di emergenza coronavirus, si rende necessario lo stare a casa nel rispetto dei nostri cari e degli “angeli senza ali ma con un cuore grande” che, instancabilmente, ci assistono in ospedale contro ogni difficoltà.

In un periodo di rinascita della natura, quando il sole ricomincia a riscaldare la terra e dovremmo uscire dai letarghi invernali per riassaporare la vita, noi stiamo a casa. Ma non è detto che la rinascita in noi non possa comunque avvenire!

Ci troviamo a fare i conti con noi stessi e con le nostre paure. Possiamo approfittarne per riflettere meglio su cosa riteniamo importante e cosa lasciar andare come fosse una zavorra della nostra esistenza. Sicuramente torneremo a volare ma dipende solo da noi il nostro futuro!

Ma tra una riflessione e l’altra il nostro cervello cerca consolazione nel cibo e tra sedentarietà e noia ci ritroviamo la bilancia non più amica e alleata.

Ci hanno detto di cucinare per passare il tempo e, chissà perché a tutti è venuto in mente di fare torte, biscotti e taralli invece che sani minestroni! Come è strana lo nostra mente!!!

Analizziamo: fare sport non significa andare in palestra o in un parco ed essere attenti al proprio peso corporeo non significa rinuncia con fame e tristezza! Dobbiamo cercare di realizzare un’alimentazione saggia e razionale, che non rinunci alla piacevolezza di sapori vari e gradevoli e nel frattempo fare del movimento in casa.

Con i piccoli gesti si fanno le grandi conquiste. Bastano poche attenzioni giornaliere per non ritrovarci con ossa e muscoli distrutti, pance infiammate e sederi enormi. Incominciamo con il non avere in casa cibi pronti per il consumo, ad esempio, alimenti a elevata densità energetica, non assaggiare durante la preparazione dei pasti, portare a tavola solamente ciò che si vuol mangiare, ecc.

Ricordiamoci che diminuire i grassi non significa necessariamente ridurre il sapore dei cibi. Ad esempio, nei dolci, burro e margarina possono essere sostituiti dallo yogurt, le torte possono essere farcite con frutta fresca, le crostate di frutta vanno preferite alle torte ripiene, senza parlare poi delle farine. Scegliere farine ricche di nutrimenti e non solo di calorie vuote. Prestare attenzione alla scelta di farine da cereali integri, veri e vitali. Se abbiamo un buon robot da cucina, possiamo pensare di fare direttamente noi le farine utilizzando i chicchi facilmente reperibili al supermercato e riconoscibili, cioè senza artefatti o diluizioni. Questo, oltre che impegnarci, ci nutre di minerali che normalmente si perdono nella conservazione.
Occhio ai condimenti che vanno usati in modo ragionevole.

Spuntini a base di spremute di frutta, frutta fresca (banane, pesche, carote, ecc.), alcune preparazioni di verdura, come centrifugati ed estratti per chi può (ma mi raccomando di non buttare il composto fibroso di scarto, ma utilizzarlo in ciambelle o minestre…. Quello è oro!).
A colazione è consigliato un frutto: l’occasione di stare a casa e di non essere pressati da impegni mattutini è importante per imparare e riprendere a fare una buona colazione che contribuisce in maniera significativa ad aumentare gli apporti di minerali e vitamine utili per la protezione delle infezioni.

Per quanto riguarda l’infanzia, è fondamentale approfittate di questo momento per coinvolgere i bambini nella preparazione dei pasti ed aumentare la varietà dell’alimentazione. Il cibo deve essere sempre presentato in modo attraente e gradevole, con l’offerta della massima varietà possibile di cibi e di preparazioni in termini di odore, sapore, colore e temperatura.

Ricordiamoci però sempre di dare i giusti esempi!

Non esistono diete miracolose contro le infezioni virali. Sicuramente, però, seguire uno stile di vita alimentare corretto aiuta a facilitare il processo di guarigione.

La SINU (società italiana di Nutrizione Umana) ci viene in aiuto con  sei piccoli consigli:

1. Per evitare un aumento di peso, porta in tavola solo quello che hai deciso di mangiare, serviti una porzione “giusta” di ogni portata e non aggiungere altro, riduci il consumo di bevande zuccherate e di altri prodotti ricchi di zuccheri, evita l’abuso di sale e di condimenti ricchi di grassi.

2. Soprattutto consuma almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, fonti di minerali e vitamine (particolarmente vit. C e vit. A) utili a rafforzare le difese immunitarie e la protezione delle vie respiratorie.

3. Sforzati di mantenere una regolare sia pur limitata attività motoria, ad es. cyclette, tapis roulant, ma anche ginnastica a corpo libero 1 o 2 volte al giorno e cerca se possibile di esporre ogni giorno braccia e gambe al sole per 15-30 minuti per favorire la sintesi endogena di vitamina D.

4. Rifletti che la necessità di restare a casa e in famiglia può essere un’opportunità per dedicare maggiore attenzione e un po’ più di tempo alla preparazione di cibi più salutari e più gustosi, nel rispetto delle nostre tradizioni mediterranee: ne gioveranno la salute, ma anche l’umore.

5. Non assaggiare durante la preparazione dei piatti e non mangiare mai in piedi e frettolosamente, ma apparecchia ogni volta la tavola: dedica tempo alla convivialità nei pasti perchè momento di aggregazione con la famiglia e di utilità per incoraggiare i ragazzi ad avere ogni giorno un’alimentazione varia, ricca di frutta, verdura e legumi, fornendo loro il buon esempio.

6. Fai in modo che i bambini ti aiutino nella preparazione del cibo: in questo modo eviterai la noia e i capricci ed è sempre più divertente e più facile mangiare ciò che si è scelto e si è aiutato a preparare.

Ogni pasto dev’essere fatto con cibi preparati in casa, le cui cotture rispettino la preservazione dei principi nutritivi dell’alimento;  cotture semplici e lente, tanto, che fretta abbiamo?

Ogni pasto dovrà essere curato in aspetto e sapore. Il pasto formato da cereali, proteine e fibre rappresenta il miglior modo per non far impazzire la glicemia in questo momento di staticità.

Inoltre ricordiamoci che la paura attiva nell’ipofisi la produzione di ADH, ormone antidiuretico, e l’innalzamento del cortisolo, ormone dello stress.

Ciò determina  una forte ritenzione idrica, aumento della glicemia, riduzione delle difese immunitarie, diminuzione della produzione di collagene con conseguente indebolimento e invecchiamento di pelle, ossa e tessuti, favorisce la degradazione delle nostre proteine, stimola la produzione di lipidi nel sangue con conseguente aumento di colesterolo.

Insomma, presi dal rincorrere numeri e pensieri negativi, rischiamo di ritrovarci grassi, malati e invecchiati quando tutto questo finirà, perché una cosa è certa: tutto finirà e ritorneremo al mondo e nel mondo, speriamo solo più maturi e pronti per una vita consapevole.

Dott.ssa Samantha di Geso (Biologo Nutrizionista)

Fonte: Ministero della Salute
Link della fonte: 
http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4262

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