Policistosi ovarica e disbiosi intestinale

La policistosi ovarica (PCO)

è una sindrome che colpisce il 5-10% delle donne in età fertile e costituisce il disordine endocrino più comune tra il sesso femminile. Nel mondo occidentale, la PCO è la causa più frequente di infertilità e interessa il 15% delle coppie.

La PCO è associata a sintomi clinici rilevanti, tra cui la dismenorrea, l’acne e l’irsutismo. Gli aspetti patofisiologici più importanti di questa malattia sono: infiammazione, iperandrogenemia e insulino-resistenza. Il quadro clinico della PCO è reversibile, se si adottano cambiamenti nel proprio stile di vita (dieta, attività fisica e controllo del peso).

Tuttavia, se trascurata e non curata, la PCO da disturbo funzionale si trasforma in una malattia d’organo e causa diabete, malattie cardiovascolari e tumore dell’endometrio.

La PCO presenta una notevole base genetica che viene poi influenzata, nella sua espressione, dal tipo di vita che si conduce (stile di vita). La maggioranza delle pazienti affette da PCO è obesa e potrebbe aver ereditato la tendenza ad immagazzinare l’eccesso calorico assunto con la dieta, soprattutto quando l’apporto alimentare non adeguato in termini di quantità, e spesso anche di qualità,  si accompagna ad una ridotta o assente attività fisica. Questo stato si associa frequentemente al diabete. Alla base della PCO c’è un problema di

Disbiosi intestinale

Una dieta moderna, povera di frutta, verdura, cibi freschi e fibre porta alla sovraccrescita intestinale di batteri gram-negativi e la contestuale riduzione di batteri “amici”, come i lattobacilli e i bifidobatteri. Questa dieta devitalizzata  e la relativa disbiosi causano poi un aumento di permeabilità intestinale e il trasferimento (traslocazione) di batteri, o frammenti della loro membrana (lipopolisaccaridi  = LPS), nella circolazione sistemica. Gli LPS hanno un notevole potere antigenico che esita nell’attivazione del sistema immunitario e sulle lunghe in uno stato di infiammazione cronica e di insulino-resistenza. L’iperinsulinemia stimola le ovaie a produrre più androgeni  e questo blocca il normale processo di ovulazione.

Gli studi scientifici mostrano che la maggioranza delle pazienti affette da PCO è obesa è affetta da insulino-resistenza, da un aumento della permeabilità intestinale e dei livelli di zonulina (un indice di allentamento della barriera intestinale). L’aumento della zonulina si accompagna ad un quadro più severo di disturbi mestruali ed è in relazione inversa con il numero di cicli mestruali annui.

Come si è detto, la PCO è una condizione reversibile, a patto che si adotti una dieta adeguata, in sostanza una dieta che abbia la capacità di invertire il processo infiammatorio di basso grado (low-grade inflammation) e allo stesso tempo di combattere l’eventuale sovrappeso.  Per la correzione della disbiosi e della permeabilità intestinale, estremamente vantaggioso  è l’impiego di specifici probiotici e di fibre prebiotiche. Anche nel campo della fitoterapia esistono preparati molto efficaci per questo disturbo.

 

Dott. Francesco Perugini Billi (Medico di Medicina Integrata, Omeopatia, Fitoterapia, Omotossicologia e Ayurveda)

 

Bibliografia

  • Zhang D et al   Serum zonulin is elevated in women with polycystic ovary syndrome and correlates with insulin resistance and severity of an ovulation. Eur J Endocrinol January 1, 2015 172 29-36

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