“Chi dice donna dice danno!”, ”La donna è come l’onda, se non ti sostiene ti affonda” o ancora “ Donna buona, bella e cara è una merce molto rara” …questi sono solo alcuni dei proverbi riguardanti la donna, una figura pericolosa, iraconda, che ostacola il normale succedersi degli eventi. Eppure nella letteratura ritroviamo una concezione della donna molto più spirituale, l’angelo del focolare: è stata decantata da Dante, Petrarca, Boccaccio che hanno sviluppato una concezione di donna come colei capace di elevare l’uomo a Dio.
Tuttavia, nonostante le tante conquiste, i tanti cambiamenti, fino a qualche anno fa era molto presente lo stereotipo di donna accudente, protettiva che si contrapponeva all’immagine di uomo forte, privo di emozioni.
Lo stereotipo rappresentava quindi una trappola che difficilmente permetteva alle donne di reinventarsi.
Oggi la donna si è liberata dal ruolo tradizionale e appare indipendente, emancipata e non si occupa solo della famiglia: studia, fa un lavoro che le permette di realizzarsi, ha gli stessi diritti degli uomini. Ci sono donne manager, che fanno carriera in politica, nel mondo della scienza, e ci sono anche donne che usano la bellezza come potere, quasi non potesse esistere un cervello pensante all’interno di una precisa fisicità. L’immagine della donna è quindi attualmente bipolare: da un lato una figura intelligente, determinata, forte, dall’altra la seduttrice, colei che tutto può se si attiene a determinati canoni estetici.
L’8 marzo ricorre la festa della donna: le associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni sull’emancipazione femminile, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi delle donne, sulle violenze che ancora purtroppo subiscono. Eh già, perché ancora oggi le donne sono vittime di omicidi, stupri, mutilazioni e crudeltà di ogni genere.
Quindi basta con il regalare mimose per la festa della donna …non è l’unico modo per celebrarla! Fermiamoci piuttosto a riflettere su chi è la donna oggi: cosa vuol dire essere donna oggi?
Vuol dire aver studiato a lungo, aver ottenuto una laurea e con grande fatica e umiltà aver fatto il possibile per realizzare una carriera lavorativa brillante; al tempo stesso vuol dire essere mamma e dividersi tra famiglia e lavoro, nonostante numerosi sforzi, le giornate che non bastano mai, gli scarsi aiuti sociali; vuol dire fare la casalinga e occuparsi con dedizione di casa, marito, figli; e purtroppo vuol dire a volte essere maltrattata, soffrire perché vittima di uomini-mostri.
Probabilmente un buon modo di festeggiare la donna è riconoscerne l’essere speciale nella quotidianità… come meriterebbe!!!
Ci siamo quasi… tra qualche settimana arriva l’estate!!! Le condizioni atmosferiche sono ancora un po’ ballerine, ma le temperature stanno cambiando, le ore di luce sono aumentate, la natura si risveglia e ciò comporta una serie di modifiche nelle nostre abitudini quotidiane. Esiste una connessione tra le variazioni stagionali e i nostri comportamenti alimentari, sessuali, ecc? chi è la spia che comunica al nostro corpo cosa accade al di fuori di esso ? gli ambasciatori sono gli ormoni, sostanze trasportate dal sangue e prodotte dalle ghiandole endocrine, dai tessuti e dalle cellule. Nei mesi estivi, ad esempio, si assiste ad un picco di produzione di GH, altrimenti detto “ormone della crescita”, e di testosterone, i quali favoriscono lo smaltimento del grasso corporeo in eccesso. Al contrario, l’ormone più basso è il cortisolo che ci da informazioni sullo stress corporeo. Inoltre, la luce del sole stimola l’epifisi e viene aumentata la produzione di serotonina e diminuita la melatonina…il risultato?!? L’energia sale e con essa l’umore e la propensione agli altri. Uno studio condotto dai ricercatori di un’università austriaca ha dimostrato il collegamento tra il sole e la libido maschile. Nei mesi caldi il sole facilita nell’uomo, ad esempio, l’aumento del livello di testosterone e di desiderio sessuale e l’attivazione di tutti gli altri ormoni, tra cui i feromoni che governano le reazioni istintive di fronte ad un altro soggetto. Per questo durante la stagione estiva, essendo esposti maggiormente ai raggi solari, gli uomini accumulano più elevati livelli di testosterone e il desiderio sessuale tende ad essere maggiore. La radiazione luminosa, quindi, ha un effetto stimolante e antidepressivo, in grado di ridurre lo stress, di migliorare l’umore e di rivitalizzare tutti i sensi di uomini e donne. Dal punto di vista fisiologico riceviamo determinati ordini….ricordiamoci però che è la nostra mente ad avere l’ultima parola. Uno stesso ormone stimola risposte differenti negli uomini e nelle donne, ma a decidere è sempre la corteccia prefrontale. Per dirla sinteticamente: gli ormoni regolano, ma è sempre la mente che sceglie cosa fare. Noi siamo l’unità di diverse componenti: la parte fisiologica, quella cognitiva e ultima, ma non in ultimo, quella emotiva. Cerchiamo di essere sovrani del nostro benessere psicofisico e compiamo le nostre scelte ascoltando i nostri bisogni, fissando degli obiettivi e sfruttando al meglio le risorse che possediamo per raggiungerli! Una buona consapevolezza emotiva, inoltre, favorisce lo sviluppo di competenze personali e interpersonali: le emozioni sono alla base della struttura delle relazioni con gli altri e influenzano il nostro modo di comportarci. La stagione in cui viviamo incomincia dalla natura, passa attraverso la nostra mente e si esplicita nei nostri comportamenti: se è vero che l’estate e’ la stagione del sole e del divertimento, della libertà e del cambiamento, proviamo ad essere noi gli artefici di questa nostra estate 2016!!
Lo svezzamento è una fase estremamente importante per il bambino, ma ancora di più per la mamma, la quale senza volerlo, rischia di trasmettere ansie e fare errori solo per una sorta di carico emozionale o bombardamento di informazioni, a volte contrastanti. Per questo motivo si organizzano corsi collettivi o colloqui personali con analisi della familiarità e delle abitudini per meglio gestire la fase di svezzamento.
Precisazioni: prima di concentrarsi sulla scelta del cibo per il bambino, occorre porre l’attenzione sui tempi e sui modi di somministrazione.
Il bambino è idoneo allo svezzamento solo quando comincia ad avere i dentini, sintomo della corretta formazione dell’intestino in grado di digerire e assimilare le prime sostanze. Sarà solo la mamma a decidere il quando, osservando non solo la dentizione, ma anche lo stare seduto e la curiosità verso il cibo degli adulti.
Inoltre tutte le mamme conoscono l’importanza del cucchiaino da mettere nei giochi e il far toccare il cibo con le mani al bambino per la conoscenza dello stesso attraverso il tatto, ma pochi sanno dell’importanza del bere acqua nella giusta quantità e dell’analizzare prima di tutto le abitudini della mamma e successivamente dell’intera famiglia. Insegnare al bambino a bere acqua in maniera esclusiva è un ottimo strumento per prevenire sia la stitichezza che il primo affaticamento degli organi interni del bimbo, il quale, per la prima volta deve digerire autonomamente gli alimenti senza ricevere i nutrimenti già digeriti e pronti per l’utilizzo dalla mamma.
Il quanto lo decide il bambino. Lui è l’unico che saquantoe cosa mangiare, senza condizionamenti esterni quali ad esempio la pubblicità televisiva, quanta pasta, quanta carne, quanta verdura, di che tipo e con che cottura. Imparerete ad andare incontro alle sue esigenze semplicemente osservandolo, senza ansie se un giorno il bambino non volesse mangiare, poiché la crescita non è costante di giorno in giorno ed il bambino è cosciente dell’apporto energetico di cui ha bisogno.
Le teorie sullo svezzamento del bambino sono molteplici e dipendono soprattutto dalla nazione e dalla regione nella quale vengono studiate. Nei vicini Paesi Balcanici la teoria dello svezzare in maniera diretta e immediata si contrappone al nostro classico metodo che vede una integrazione graduale, progressiva e pensata degli alimenti. Purtroppo anche in Italia negli ultimi anni sta prendendo piede sempre di più lo “svezzamento veloce”.
Un’osservazione importante riguarda i fenomeni delle allergie che potrebbero essere presenti sia nel bambino che nella famiglia (allergia al nichel, lattosio, albumine, uova, polvere, pollini…) e che vietano l’avvio dello svezzamento. Quest’ultimo deve essere avviato non prima dei sei mesi facendo attenzione agli alimenti più aggressivi per il piccolo intestino, il fegato, i reni, il pancreas non ancora del tutto formati.
Per conoscere i servizi del Centro inerenti alla pagina che stai visualizzando clicca qui
dNa Milano inoltre organizza periodicamente corsi sullo Svezzamento. Se vuoi conoscere la prossima data in programma clicca qui
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