NUTRIZIONE PEDIATRICA E SVEZZAMENTO

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Lo svezzamento è una fase estremamente importante per il bambino, ma ancora di più per la mamma, la quale senza volerlo, rischia di trasmettere ansie e fare errori solo per una sorta di carico emozionale o bombardamento di informazioni, a volte contrastanti.
Per questo motivo si organizzano corsi collettivi o colloqui personali con analisi della familiarità e delle abitudini per meglio gestire la fase di svezzamento.

Precisazioni: prima di concentrarsi sulla scelta del cibo per il bambino, occorre porre l’attenzione sui tempi e sui modi di somministrazione.

Il bambino è idoneo allo svezzamento solo quando comincia ad avere i dentini, sintomo della corretta formazione dell’intestino in grado di digerire e assimilare le prime sostanze. Sarà solo la mamma a decidere il quando, osservando non solo la dentizione, ma anche lo stare seduto e la curiosità verso il cibo degli adulti.

svezzamentoInoltre tutte le mamme conoscono l’importanza del cucchiaino da mettere nei giochi e il far toccare il cibo con le mani al bambino per la conoscenza dello stesso attraverso il tatto, ma pochi sanno dell’importanza del bere acqua nella giusta quantità e dell’analizzare prima di tutto le abitudini della mamma e successivamente dell’intera famiglia.
Insegnare al bambino a bere acqua in maniera esclusiva è un ottimo strumento per prevenire sia la stitichezza che il primo affaticamento degli organi interni del bimbo, il quale, per la prima volta deve digerire autonomamente gli alimenti senza ricevere i nutrimenti già digeriti e pronti per l’utilizzo dalla mamma.

Il quanto lo decide il bambino. Lui è l’unico che sa quanto e cosa mangiare, senza condizionamenti esterni quali ad esempio la pubblicità televisiva, quanta pasta, quanta carne, quanta verdura, di che tipo e con che cottura. Imparerete ad andare incontro alle sue esigenze semplicemente osservandolo, senza ansie se un giorno il bambino non volesse mangiare, poiché la crescita non è costante di giorno in giorno ed il bambino è cosciente dell’apporto energetico di cui ha bisogno.

Le teorie sullo svezzamento del bambino sono molteplici e dipendono soprattutto dalla nazione e dalla regione nella quale vengono studiate. Nei vicini Paesi Balcanici la teoria dello svezzare in maniera diretta e immediata si contrappone al nostro classico metodo che vede una integrazione graduale, progressiva e pensata degli alimenti. Purtroppo anche in Italia negli ultimi anni sta prendendo piede sempre di più lo “svezzamento veloce”.

dermatiteUn’osservazione importante riguarda i fenomeni delle allergie che potrebbero essere presenti sia nel bambino che nella famiglia (allergia al nichel, lattosio, albumine, uova, polvere, pollini…) e che vietano l’avvio dello svezzamento. Quest’ultimo deve essere avviato non prima dei sei mesi facendo attenzione agli alimenti più aggressivi per il piccolo intestino, il fegato, i reni, il pancreas non ancora del tutto formati.

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dNa Milano inoltre organizza periodicamente corsi sullo Svezzamento. Se vuoi conoscere la prossima data in programma clicca qui

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