La parola schiscetta è un termine dialettale riferito originariamente al contenitore per il trasporto e il consumo di vivande (detto anche la gavetta o “marmitta” o “portavivande”), nasce nel periodo dello sviluppo industriale a Milano quando veniva maggiormente usato dagli operai nelle fabbriche; A Milano e in Lombardia è considerata un’icona del boom economico a tal punto che il modello del primo contenitore porta vivande  è esposto permanentemente al museo del design della Triennale presso la Villa Reale di Monza.

Con il passare degli anni questa sana abitudine è andata scemando, vuoi per la continua apertura di locali che offrono pause pranzo a prezzi vantaggiosi vuoi perché il tempo ha iniziato a correre più veloce, obbligando così ogni persona a scegliere cosa sacrificare: 10 minuti di sonno in più o la preparazione della schiscetta? Tuttavia ultimamente, soprattutto grazie a una nuova coscienza alimentare, la schiscetta torna ad essere protagonista di una pausa pranzo all’insegna della sana alimentazione.

Molto spesso siamo portati a pensare che “mangiare sano” richieda molto tempo, in realtà è solo questione di organizzazione! Di seguito vi riporto alcuni consigli per preparare un pasto sano e gustoso in pochi minuti.

Potete preparare come base della vostra schiscetta un cereale in chicco, tipo farro, orzo, riso, quinoa, grano saraceno. Questi cereali integrali, una volta cotti, si conservano in frigorifero per almeno 3 giorni: questo significa che la domenica potrete cuocerne due (così potrete alternare e non vi stancherete di mangiare un unico cereale) che costituiranno la base della vostra schiscetta! Al mattino sarà sufficiente prendere una verdura o un legume, saltarla in padella qualche minuto, aggiungervi il cereale e impreziosire con qualche spezia o semino oleoso, il gioco è fatto: ecco la portata principale della vostra schiscetta.

Un’alternativa super veloce è  un’insalata! che si tratti di un misto di verdure grattugiate (carote, broccoli, sedano rapa, finocchi, cetrioli, pomodorini) o di foglie le combinazioni sono innumerevoli. Un buon metodo per arricchire e aumentare il potere nutriente e saziante dell’insalata  è sicuramente l’accostamento di una proteina: quale per esempio la carne bianca, le uova, il pesce, il latticino  o come alternativa vegana dei legumi o dei secondi vegetali (tofu, tempeh)!

Quando cucinate la cena, tenete sempre conto che ciò che avanza potrà arricchire il vostro pasto: per questo consiglio di preparare sempre una o due porzioni in più.

Per aiutarvi vi riporto una ricetta clicca qui

Dott.ssa Agostina Iannicelli (Biologo Nutrizionista)

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