Cosa sono i radicali liberi? Perché vanno contrastati?

Un radicale libero rappresenta una sostanza chimica molto reattiva e instabile poiché contiene un elettrone spaiato sull’orbitale esterno. I fattori che portano alla formazione di radicali sono diversi, da quelli ambientali (inquinamento, droghe, fumo e alcool, raggi UV, stress psicofisico prolungato, additivi alimentari o sostanze prodotte dalla cottura) a quelli endogeni; infatti, la maggior parte dell’ossigeno che entra nei processi metabolici mitocondriali si lega all’idrogeno per dare acqua e, in condizioni normali, dal 2 al 5 % di questo ossigeno va a formare radicali, tra cui lo ione superossido, il perossido di idrogeno, il radicale ossidrile e il perossinitrito. Un accumulo di radicali liberi aumenta il rischio potenziale di stress ossidativo e quindi danno cellulare. Una volta formati essi possono reagire con altri composti ed innescare reazioni a catena che danno origine ad altri radicali, oppure possono danneggiare strutture biologiche molto importanti come DNA, proteine, lipidi e membrana cellulare (ossidando il colesterolo ad esempio si innesca il processo dell’arteriosclerosi).

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Purtroppo non si può prevenire la formazione dei radicali liberi ma fortunatamente le nostre cellule possiedono sistemi in grado di prevenire i loro potenziali danni ossidativi, neutralizzandoli attraverso reazioni diverse. Quali sono questi sistemi? Sono enzimi antiossidanti prodotti all’interno della cellula che funzionano da “spazzini”, ma anche agenti riducenti come le vitamine A, C ed E. Pur essendo ben noti gli effetti positivi dell’attività fisica è ormai dimostrato che un’ elevata attività fisica porta ad un aumento della formazione di radicali liberi, che entrano in gioco anche nel dolore conseguente al lavoro muscolare e nei danni muscolari, causati essenzialmente da una eccessiva infiammazione. E’ vero anche che le difese enzimatiche naturali negli sportivi risultano incrementate grazie agli adattamenti che si verificano durante l’allenamento. Molti studi evidenziano come una regolare attività fisica diminuisca l’incidenza di cancro e cardiopatie, due patologie tipicamente correlabili alla presenza di radicali liberi. Il rischio di stress ossidativo aumenta con l’intensità dello sforzo fisico. Studi attuali dimostrano che in soggetti nutriti adeguatamente le difese naturali sembrano sufficienti a proteggere dallo stress ossidativo; pochi studi citano gli effetti benefici di una integrazione con antiossidanti, ma la vitamina E rimane il principale antiossidante in corso di attività fisica.

Dott.ssa Samantha di Geso

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