Il nostro corpo rappresenta l’espressione tangibile del bilancio energetico tra entrate e uscite di calorie.
L’energia è introdotta con gli alimenti e utilizzata sia durante il riposo sia durante un’attività fisica.
Se si introduce più energia di quanta se ne consuma, l’eccesso si accumula nel corpo sotto forma di grasso da riutilizzare in caso di richiesta energica e mancanza di alimenti introdotti.
Il metabolismo, e cioè la capacità di bruciare energia, è variabile nelle diverse persone; pur introducendo la stessa quantità di energia con la dieta e avendo un ostile di vita simile, una persona può tendere ad ingrassare e un’altra no. Questo non dipende solo da fattori ormonali, ma anche dall’assorbimento intestinale, dalla digestione e dalla conformazione delle cellule dell’individuo.
Quantità eccessive di grasso rappresentano un pericolo per la salute e l’insorgenza di alcune malattie (quali malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e alcuni tipi di cancro), insufficienze respiratorie (apnee notturne o il russare) e delle conseguenze meccaniche dovute al sovraccarico delle articolazioni (colonna vertebrale, ginocchia, anche…).
È sempre più evidente e dimostrato come il peso agisca sulla qualità della vita e sulla salute fisica e mentale.
Nel mondo è obeso 1 adulto su 10, un dato che è raddoppiato solo negli ultimi 30 anni, aumentando così il fattore di rischio per malattie cardiovascolari, diabete e tumori.
Non sempre però serve eliminare del tutto dall’alimentazione un alimento o un suo derivato, ma bisogna solo seguire un corretto regime alimentare ogni giorno per avere le difese e le forze per depurare da subito il corpo da quella “frittura di paranza o da quella cotoletta di maiale che amiamo tanto” senza che questi ci causino del male.
Ma il peso ideale esiste? E come si calcola?
Purtroppo non esiste un peso ideale, ma un peso valido e adatto ad ogni fisico. Il peso ideale si dovrebbe calcolare facendo la somma del quantitativo dei muscoli, dell’acqua, delle ossa e della massa cellulare, oltre che del grasso.
Mike Tyson a 12 anni pesava 85 kg ma con il 5% di grasso, ben lontano dall’essere grasso, ma sicuramente “su di peso”.
La percentuale corretta di grasso non deve essere mai al di sotto del 10 % per gli uomini e del 20% nelle donne con tutte le valutazioni del caso. Scendere al di sotto di questi valori soglia di grasso determina delle insufficienze ormonali causando ad esempio amenorree. Si può dire quindi che il nostro bravo Mike Tyson fosse sotto peso… chi lo avrebbe mai detto?
Sensibilizzare le persone ad analizzare bene il proprio corpo porterebbe sicuramente ad evitare un sacco di malattie di obesità e anoressia o malnutrizione senza quindi poi dover fare manovre brusche e repentine per correre ai ripari.
Il peso ideale si dovrebbe calcolare quindi attraverso una bioimpedenziometria e poi valutando stile di vita e familiarità alle principali forme di malattie. La bioimpedenziometria è un esame bioelettrico per lo studio qualitativo e quantitativo della composizione corporea. Attraverso una leggera differenza di potenziale e alla resistenza che questa incontra nell’attraversare il nostro corpo, l’operatore è in grado di valutare la presenza di grasso, acqua, muscolo, acqua intra e extracellulare, ossa e metabolismo basale e da qui definire quindi un peso corporeo ideale del soggetto in esame.
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