Mangiare bene non è un atto banale, eppure persino lo stare a tavola non rientra più tra i nostri abituali comportamenti.

mensaA volte mangiamo in piedi un panino o alla scrivania; oppure in una chiassosa mensa aziendale intingoli dalla presenza affascinante ma dal sapore inesistente, per non parlare dei corretti nutrimenti. E in pizzeria o al ristorante, dove tutti sono particolarmente attenti a farci mangiare e bere di tutto e di più per giustificare il conto da pagare, quanti hanno davvero cura per il vostro stomaco? Basta guardare la faccia che fanno quando chiedete un solo piatto, semplice, e li deludete scegliendo una bottiglia di acqua minerale.
Un po’ di pace, talvolta, la troviamo in casa ma questa è un’abitudine che la vita moderna ci impedisce di coltivare e di valorizzare.
Non capita spesso di avere l’ufficio vicino una cascina o in mezzo ad un frutteto; bisogna perciò imparare a fare attenzione a ciò che si mangia guardando con un occhio più attento quello che si compra e riflettendo, in modo critico, ogni volta che la tv, i giornali o il supermercato ci suggerisce un acquisto.
Proviamo a comprendere le caratteristiche di ciò che ingeriamo e a conoscere le giuste combinazioni alimentari per una migliore alimentazione quotidiana; anche nel fare la spesa, dedichiamo un pò di tempo nel leggere le etichette di ciò che compriamo.

Noi siamo ciò che mangiamo” è per questo che non dobbiamo valutare la qualità di un prodotto alimentare come faremmo per un oggetto qualsiasi, ma in modo più attento e ambizioso. Dobbiamo considerare tutta una serie di aspetti che sono direttamente collegati alla sicurezza e alla salute. Ogni alimento è un prodotto particolare: noi lo ingeriamo, dentro di noi si trasforma, ci da il materiale per “nutrirci” e ricambiare i tessuti del nostro corpo.

Cos’è un prodotto alimentare? Qualsiasi materia solida, liquida o gassosa destinata alimentazione umana: attraverso i complessi processi della digestione, gli alimenti vengono elaborati dal nostro organismo e assimilati dal sangue.

Per valutare un prodotto alimentare occorre quindi tenere in considerazione due aspetti fondamentali:

  • SICUREZZA: significa che tutto ciò che mangiamo non deve nuocere alla salute né subito, né a distanza di anni (il tabacco, per esempio, è una pianta quindi potrebbe essere un alimento, ma contiene notevoli quantità di veleni pertanto non è un alimento; così come le medicine , le sostanze stupefacenti, etc);
  • SODDISFAZIONE DEL GUSTO: mangiare è anche un piacere. Ad ogni prodotto devono corrispondere precisi criteri rispetto all’aspetto , al sapore, all’odore, alla consistenza, il contenuto simbolico; il pane buono, per esempio, ha una notevole quantità di varianti e sfumature: avete mai letto gli ingredienti nell’etichetta di quello che troviamo normalmente “ caldo” “appena sfornato” al supermercato? Eccone una:

etichetta

Da qui si passa facilmente a riflettere sul significato della qualità, un concetto complesso, che coinvolge molteplici soggetti, dall’agricoltore all’impresa che trasforma la materia prima, dal negozio al frigo di casa nostra, tutti partecipiamo allo sviluppo di un sistema di “assicurazione della qualità” che ci è indispensabile controllare prima di ingerire un qualunque alimento. Rispetto delle norme nei metodi di produzione e manipolazione, controlli sui prodotti, composizione, durabilità, rintracciabilità… molti di questi elementi possono essere identificati attraverso un’attenta lettura delle etichette.
Introdurre nell’organismo alimenti sani, frutto della tradizione ed ancor meglio se coltivati biologicamente così da non contenere residui sintetici, assicura cellule più sane e quindi persone più felici. La malnutrizione quotidiana avviene nella qualità e nella quantità.
Ci rivolgiamo a tutti grassi e magri: anche i magri si intossicano (magari non ingrassano ma, lentamente, accumulano e poi si scoprono avere malnutrizioni).
“Il vino, nella botte, si risparmia quando la botte è piena”; non quando sta per terminare. Non aspettiamo di ammalarci per andare dal medico anche perché a quel punto non capiremo più niente e finiremmo per utilizzare la dieta per guarire e quindi poi ricominciamo come prima. Per questo la dieta è diventata una parola sbagliata con connotazioni negative.
La cattiva alimentazione è la causa numero uno al mondo nell’insorgere delle malattie degenerative quali obesità, diabete, ipertensione, tumori, etc,

(…stai riflettendo? Paura ? ma no ! tranquillo “Noi siamo ciò che mangiamo”, ci possiamo pensare mentre siamo in tempo).

A cura della Dott.ssa Samantha di Geso

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