
Ecografie Milano
L’ecografia o ecotomografia è un sistema di indagine diagnostica medica che non utilizza radiazioni ionizzanti, ma ultrasuoni e si basa sul principio dell’emissione di eco e della trasmissione delle onde ultrasonore.
Tale metodica viene considerata come esame di base o di filtro rispetto a tecniche di Imaging più complesse come TAC, imaging a risonanza magnetica, angiografia. Nelle mani del radiologo interventista è una metodica che può essere utilizzata per procedure terapeutiche mini invasive.
L’ecografia è, in ogni caso, una procedura operatore-dipendente, poiché vengono richieste particolari doti di manualità e spirito di osservazione, oltre a cultura dell’immagine ed esperienza clinica.
Perché fare una ecografia?
L’impiego comune dell’esame ecografico serve per studiare numerosi organi, fra cui:
- collo: tiroide, paratiroidi (patologiche), linfonodi, vasi, ghiandole salivari maggiori/minori, formazioni lipomatose e/o cistiche e/o solide cervicali
- torace: mammelle, cavi ascellari
- addome superiore/inferiore: fegato e vie biliari, pancreas, milza, reni, vescica, prostata, utero ed annessi, anse intestinali, linfoadenomegalie
- parti molli: tumefazioni solide superficiali (cisti e lipomi)
- articolazioni e tendini: versamenti, tendiniti, scollamenti tendinei.
In particolare si possono mettere in evidenza noduli di natura diversa, purchè abbiano dimensioni apprezzabili (5-10 mm). L’ecografia non è però indicata nello studio di organi circondati da osso ed aria (che le onde ultrasonore non hanno la capacità di attraversare) e va sempre preceduta da altre indagini diagnostiche in determinate situazioni ( per fare un esempio, nelle donne ultra-quarantenni la mammografia dovrebbe precedere l’ecografia).
L’Ecografia è impiegata nella guida di procedure come l’Agoaspirazione con ago sottile o la Biopsia per consentire esami citologici ed istologici. Aiuta il medico a determinare l’organo o la sede d’origine di un dolore. Permette di stabilire la causa di aumento volumetrico di un organo cervicale/addominale.
Se viene utilizzato il Power-Doppler (premendo un semplice tasto durante un’ecografia standard) si evidenziano le caratteristiche del flusso ematico, le turbolenze (cioè assenza di flusso laminare) dovute a tratti stenotici/dilatati dei vasi, le placche ateromasiche nei vasi, i tratti di vasi con arresto del circolo, l’ inversione di flusso nei vasi epatici (in corso di epatopatie croniche) ecc.


ASST Fatebenefratelli Sacco
Unità di Radiodiagnostica