Cibi che incidono sull’abbronzatura e che proteggono

La tanto attesa estate è arrivata, con essa è arrivato anche il momento di metterci in costume e dare occasione alla nostra pelle di assumere un bel colorito ambrato.

La cute è suddivisa in strati che, semplificando, possiamo riassumere in: epidermide, derma e ipoderma; ognuno contenente diversi tipi di cellule e con diverse funzioni. I raggi del sole che colpiscono la nostra pelle e che influenzano il nostro colorito sono essenzialmente due e hanno caratteristiche differenti tra loro: raggi UV-A e UV-B. Gli UV-A sono raggi a onde lunghe e colpiscono la nostra pelle fino ad arrivare al derma. Alla base dell’ipoderma, anch’esso suddiviso in strati, troviamo lo strato germinativo in cui si trovano i melanociti, ovvero le cellule che producono il pigmento della melanina. La melanina risale fino alla superficie cutanea dove incontra gli UV-A e l’ossigeno (che giunge all’epidermide per mezzo del sangue); quello che consegue è un processo di pigmentazione, che fa quindi colorare la pelle. Gli UV-B hanno energia maggiore, sono raggi a onde corte, fanno aumentare la produzione di melanina con conseguente ispessimento dello strato corneo dell’epidermide che protegge il nostro corpo dalle radiazioni. Si ottiene l’abbronzatura quando la melanina è colpita dai raggi UV-A che reagiscono in presenza di ossigeno e pigmentano. Per un’abbronzatura perfetta e duratura è quindi necessaria una combinazione delle due radiazioni.

Inoltre per un’abbronzatura intensa e uniforme nostri alleati sono gli alimenti, in particolare quelli ricchi di carotenoidi e vitamina A, che con le loro proprietà nutritive aiutano la nostra pelle a reagire ai raggi del sole, stimolando la produzione nell’epidermide di melanina. È buona regola quindi, assumere frutta e verdura di stagione e nelle giuste quantità, in quanto sono ricchi di acqua, vitamine e sali minerali, contengono antiossidanti e aiutano l’organismo a proteggere dai radicali liberi derivanti dall’esposizione al sole.

La vitamina A è un elemento nutritivo liposolubile che in natura si presenta in due tipologie: vitamina A preformata e provitamina A. La vitamina A preformata è di derivazione animale, se ne trova in abbondanza nell’olio di fegato di pesce, latte, uova e carne, ecc.

La provitamina A invece è contenuta in frutta e verdura, che possiamo distinguere in base al colore: verde con alto contenuto di clorofilla con funzione riossigenativa dei tessuti, rossoarancio ricchi di carotene che stimola la produzione di melanina e fungono da antiossidanti.

Al primo posto tra gli alimenti con maggiore potere abbronzate ritroviamo le carote (che contengono circa 1200 µg di vitamina A), seguono i radicchi (che ne contengono circa la metà), quindi cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori, pesche gialle, albicocche, cocomeri, fragole e ciliegie, ecc …

Tuttavia oltre a regalarci una pelle ambrata, l’estate può riservarci qualche spiacevole sorpresa: scottature ed eritemi. La zucca può essere un rimedio naturale molto efficace, ha grandi proprietà emollienti e lenitive, anch’essa è ricca di carotenoidi per cui è anche utile per fissare l’abbronzatura e mantenere una pelle più elastica.

Stesse proprietà lenitive ed emollienti le ritroviamo nei cibi ricchi di Omega 3, per cui via libera a pescesalmone, avocado e noci. Ci sono inoltre alimenti che rallentano l’abbronzatura inibendo la melanina, e sono quelli contenenti Vitamina C (arance, frutti di bosco, papaya e kiwi). È comunque necessario integrarli nella dieta in quanto ricchi di antiossidanti e alleati delle nostre difese immunitarie.

Qualche raccomandazione prima di augurare a tutti delle buone vacanze: è vero che la Vitamina A ci permette un’abbronzatura invidiabile, ma è fondamentale assumerla in maniera naturale dagli alimenti e non sotto forma di “caramelline” sintetizzate chimicamente in laboratorio. Questo perché come tutti gli eccessi anche quelli di vitamina A possono avere gravi conseguenze.

Dott.ssa Eleonora Palmisano (Biologo)

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