Il tratto digerente ospita più di 700 specie di batteri, microrganismi che vivono in equilibrio tra loro. Alcuni non hanno azione patogena (90%) e altri, muffe e funghi, sono potenzialmente patogeni.
Quando l’equilibrio tra loro si altera, per cause varie, e alcune specie di microrganismi proliferano più del solito prendendo il sopravvento, si parla di disbiosi intestinale.
Una volta diagnosticata una disbiosi intestinale è consigliabile iniziare una terapia opportuna. La terapia consiste nel ripristino della funzionalità del nostro secondo cervello: l’intestino. Se lui sta bene, noi staremo meglio e perderemo anche più facilmente i kg di troppo.
Ripristinare la funzionalità dell’intestino significa riorganizzare la barriera batterica intestinale. Quindi sarà fondamentale l’utilizzo di fermenti lattici con i ceppi batterici giusti al fine di risanare la flora batterica intestinale. A ciò, va abbinata una alimentazione anti-disbiosi.
Il primo scopo sarà quello di non approfittare del nostro intestino “sensibile”, evitando perciò tutti quei alimenti ritenuti infiammatori.
Consiglio:
- Pasti piccoli ma frequenti
- Dissociare sempre carboidrati e proteine
- Prediligere verdure crude
- Ridurre il consumo di proteine coma la caseina e il glutine
- Bere almeno 2 litri di acqua al giorno
- Prediligere la frutta secca (noci o mandorle)
e deacidificare.